Si informa che il 7 luglio 2022 è entrato in vigore il “Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale”, giusta Decreto Ministeriale 23 maggio 2022 n. 77 (clicca qui), pubblicato in G.U. n. 144 del 22.6.2022.

Il provvedimento, nell’Allegato 1, definisce gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi delle strutture dedicate all'assistenza territoriale e al sistema di prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico in linea con quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Missione 6 - Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale).

Il perno della riforma è il Distretto sanitario, articolazione organizzativo-funzionale dell’ASL sul territorio, al cui interno un ruolo fondamentale è rivestito dalla Casa della Comunità definita come “luogo fisico e di facile individuazione al quale i cittadini possono accedere per bisogni di assistenza sanitaria, socio-sanitaria a valenza sanitaria e il modello organizzativo dell'assistenza di prossimità per la popolazione di riferimento”.

In particolare, è prevista la presenza di n. 1 (una) Casa di Comunità hub ogni 40.000-50.000 abitanti.

La Casa della Comunità, che promuove un modello di intervento integrato e multidisciplinare nell’erogazione dei servizi sanitari (modello declinato sia nell’accezione hub che in quella spoke), intende assicurare l’assistenza primaria ai cittadini con servizi accessibili h 24 ed ogni giorno della settimana.

Un altro intervento importante riguarda l’infermiere di famiglia o di comunità, professionista chiamato a facilitare e monitorare percorsi di presa in carico e di continuità dell’assistenza in forte integrazione con le altre figure professionali del territorio.

Il secondo paragrafo del documento, relativo allo sviluppo dell’assistenza territoriale del SSN, riconosce espressamente il ruolo della Farmacia dei Servizi, prevedendo che “le farmacie convenzionate con il SSN, ubicate uniformemente sull’intero territorio nazionale, costituiscono presidi sanitari di prossimità e rappresentano un elemento fondamentale ed integrante del Servizio sanitario nazionale. In particolare, la rete capillare delle farmacie convenzionate con il SSN assicura quotidianamente prestazioni di servizi sanitari a presidio della salute della cittadinanza: in tale ambito vanno inquadrate la dispensazione del farmaco, per i pazienti cronici la possibilità di usufruire di un servizio di accesso personalizzato ai farmaci, la farmacovigilanza, le attività riservate alle farmacie dalla normativa sulla c.d. “Farmacia dei Servizi” (D. Lgs. 153/2009) e l’assegnazione delle nuove funzioni tra le quali le vaccinazioni anti-Covid e antinfluenzali, la somministrazione di test diagnostici a tutela della salute pubblica. Quanto appena descritto, circa le attività svolte dalle farmacie, si innesta integralmente con le esigenze contenute nel PNRR riguardanti l’assistenza di prossimità, l’innovazione e la digitalizzazione dell’assistenza sanitaria”.

Il decreto contempla, inoltre, le centrali operative territoriali, con funzioni di coordinamento della presa in carico della persona e raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi setting assistenziali e la telemedicina a supporto dei pazienti con malattie croniche, ma anche la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico.

Il provvedimento in oggetto è coerente con il progetto riformatore della FOFI,  e  confermando il ruolo della nostra Professione nel processo di progressivo ammodernamento della sanità e la funzione della Farmacia italiana quale “porta d’ingresso” al Servizio Sanitario Nazionale.

Cordiali saluti.

Il Presidente

Sen. Dr. Luigi D’Ambrosio Lettieri

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