News N.83/2023

                                                                       18 settembre 2023

PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE VACCINALE (PNPV) 2023-2025

Si informa che nella G.U. n. 194 del 21 agosto 2023 è stato pubblicato il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV 2023-2025clicca qui).

Il Piano risponde all’esigenza di armonizzare le strategie vaccinali in atto nel Paese, al fine di garantire alla popolazione, indipendentemente da luogo di residenza, reddito, livello socioculturale e status giuridico, i pieni benefici derivanti dalla vaccinazione, intesa come strumento di protezione sia individuale che collettiva.

Una delle principali novità introdotte con il nuovo PNPV è la predisposizione del Calendario vaccinale come documento distinto (clicca qui) e, pertanto, facilmente aggiornabile in base ai futuri scenari epidemiologici, alle evidenze scientifiche e alle innovazioni in campo biomedico. Il Nuovo Calendario, oltre a presentare l'offerta vaccinale attivamente e gratuitamente prevista per fascia d'età, contiene le vaccinazioni raccomandate a particolari categorie a rischio (per condizione medica, per esposizione professionale, per eventi occasionali, per vulnerabilità sociali ed economiche).

Nel Piano vengono anche individuate alcune aree prioritarie di azione, una serie di obiettivi specifici ed i relativi indicatori di monitoraggio, tenendo conto delle specifiche necessità e delle criticità registrate nelle Regioni e nel Paese durante i cicli di programmazione precedenti.

***

Fra le criticità riscontrate, si sottolineano in particolare:

Disomogeneità tra le procedure e l'offerta vaccinale in ogni regione e P.A.: dopo la pubblicazione del PNPV 2017-2019 si era raggiunta una certa omogeneità di offerta vaccinale tra le Regioni. Tuttavia, con la disponibilità di nuovi vaccini, i calendari vaccinali regionali sono stati aggiornati senza seguire un razionale concordato a livello nazionale e creando diseguaglianze per la popolazione.

Mancato raggiungimento dei valori target delle coperture vaccinali, con disomogeneità tra le regioni: ciò anche in considerazione dell'impatto della pandemia di COVID-19 sui servizi vaccinali, che è stato particolarmente marcato relativamente all'offerta vaccinale per gli adolescenti e gli adulti.

Difformità nell'organizzazione e gestione del processo vaccinale, inclusa la registrazione delle vaccinazioni effettuate sul territorio nazionale: in assenza di standard definiti sull'organizzazione e gestione dei servizi vaccinali, sorgono problemi di equità nell'accesso alla vaccinazione e di efficienza sul territorio nazionale. Inoltre, in assenza di sistemi informativi standardizzati, si possono verificare criticità e divergenze nella stima delle coperture vaccinali.

Difficoltà logistiche e organizzative da parte delle amministrazioni sanitarie locali per garantire l'erogazione e la piena fruibilità delle vaccinazioni inserite nel calendario vaccinale: non tutte le amministrazioni regionali hanno impostato e realizzato strutture organizzative stabili, in grado di gestire calendari serrati di vaccinazione nel primo anno di nascita e il prevedibile e auspicabile incremento dei volumi di attività determinati dall'adozione di un nuovo calendario.

Necessità di revisione e aggiornamento dei LEA per permettere l'inclusione degli aggiornamenti del calendario vaccinale e dei relativi indicatori di copertura nei livelli essenziali di assistenza, garantendo così il diritto del cittadino a fruire di tutte le vaccinazioni previste dal calendario vaccinale.

Completamento del percorso di valutazione previsto sull'obbligatorietà delle vaccinazioni, così come previsto dal Decreto-legge 7 giugno 2017 n. 73, Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, modificato dalla Legge di conversione 31 luglio 2017, n. 119.

Mancata definizione di un processo decisionale standardizzato per l'inserimento delle nuove vaccinazioni nel calendario e dei relativi finanziamenti dedicati alla produzione di analisi indipendenti di costo-efficacia e di HTA che possano essere utilizzate ai fini della valutazione di nuove indicazioni nel calendario vaccinale da parte del NITAG e del Ministero della Salute.

Questi, invece, in sintesi gli obiettivi e le strategie individuati dal Piano e illustrati dettagliatamente in apposite schede:

•      Mantenere lo status polio-free

•      Raggiungere e mantenere l'eliminazione di morbillo e rosolia

•      Rafforzare la prevenzione del cancro della cervice uterina e delle altre malattie HPV correlate.

•      Raggiungere e mantenere le coperture vaccinali target rafforzando governance, reti e percorsi    di prevenzione vaccinale.

•      Promuovere interventi vaccinali nei gruppi di popolazione ad alto rischio per patologia, favorendo un approccio centrato sulle esigenze del cittadino/paziente.

•      Ridurre le diseguaglianze e prevedere azioni per i gruppi di popolazione difficilmente raggiungibili e/o con bassa copertura vaccinale.

•      Completare l'informatizzazione delle anagrafi vaccinali regionali e mettere a regime l'anagrafe vaccinale nazionale.

•      Migliorare la sorveglianza delle malattie prevenibili da vaccino.

•      Rafforzare la comunicazione in campo vaccinale.

•      Promuovere nei professionisti sanitari la cultura delle vaccinazioni e la formazione in vaccinologia.

•      Monitoraggio.

Quanto al modello organizzativo territoriale delle vaccinazioni (modello a rete che deve tener conto delle caratteristiche del territorio) il documento sottolinea il ruolo strategico della sinergia tra tutte le professionalità convolte anche alla luce delle collaborazioni positivamente sperimentate nell'ambito della campagna vaccinale per l'emergenza COVID-19.

A tale proposito, il Piano ribadisce il ruolo ormai consolidato dei farmacisti e delle farmacie nella rete di prevenzione vaccinale sulla base di un percorso che l’esperienza Covid-19 ha portato a piena maturazione.

Cordiali saluti.

Il Presidente

Luigi D’Ambrosio Lettieri

EVENTI IN PROGRAMMA

cosmofarmabunner cosmofarma1456 x 180 px

SERVIZI DELL'ORDINE

immagine6